Wednesday, March 2, 2011

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2011 House plan, the construction sector in recovery

Sono state circa 23mila a gennaio 2011 le domande per usufruire del piano casa in Veneto . L'ottimismo delle imprese di costruzioni quindi è tangibile anche se la crisi non è finita, in particolare per le imprese artigiane, ma il mercato inizia ad offrire maggiori opportunità. Il quadro emerge dall'analisi trimestrale dell'Osservatorio congiunturale sul mercato delle costruzioni nel Veneto, nato nel 2009 dall'incontro fra Unioncamere del Veneto e Casse Edili Artigiane Ceav e Ceva (col supporto tecnico scientifico del Cresme e la collaborazione del Centro Studi Sintesi). I dati sul settore edilizio e un focus sul piano casa e prospettive di sviluppo del settore sono stati presentati presso la sede di Unioncamere del Veneto.
Il quarto trimestre 2010 conferma il rallentamento della crisi nel settore delle costruzioni. Pur restando negativo, il fatturato (-2,8%) registra un miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2009 (-6,7%) e al primo trimestre 2010 (-7,5%), quando la crisi toccò l'apice. Dinamiche peggiori per craft enterprises (-2.9%) and small size (-3%), while for non craft and the larger the decrease is -2%. Several indicators at the regional level: strong decline for Padova (-4.6%) and Rovigo (-5.2%), followed by -3.3% Venice, Verona and Treviso -2.4%, basically unchanged for Vicenza (-0.5%), while recording a 0.4% Belluno. Still down orders (-2.3%), but for a value equal to half of the first quarter of 2010 (-4.7%). Still declining employment (-1.1%), which has weighed on the excessive rainfall (42 days of rain in the fourth quarter against the previous average of 25-30). Significant growth in producer prices (+3%), While the data remains negative orders (-2.3%) with Rovigo touching the -4%, followed by Padua (-3.2%), Verona (-2.4%), Venice (-2.3%), Treviso (-2.1%) and Vicenza (-0.5%). Stable Belluno (+0.2%).
For the first time last year, the forward-looking indicators show positive signs. Slow down the negative trend of total turnover (-0.3%) but with an expected growth of +0.7% for firms more structured, continuous, but more moderate, growth in producer prices (+1, 2%); grow orders of +0.4% for non craft and +1% for firms with more than 9 employees. The consequence is an expectation of employment in debole crescita (+0,5%). Il 12,6% del campione intervistato (600 imprese rappresentative dell'universo) ha dichiarato di non essere mai stato in crisi, il 3,5% di esserne già uscito. Il 39,8% attende di uscire dalla crisi nel 2011, mentre il 13,5% vede un orizzonte positivo solo nel 2012. Le imprese che dichiarano di non riuscire ad uscire dalla crisi sono il 10,2%. Le tre principali difficoltà per il 2011 sono i ritardi nei tempi di pagamento (32,8%), la stagnazione della domanda (24,2%) e la difficoltà nell'accesso al credito al pari dell'aumento dei prezzi delle materie prime (rispettivamente 9,2% e 9,0%).
Un impulso alla miniripresa arriva senz'altro dal piano casa. A fine gennaio si estimated 23 thousand applications: 21,700 in the residential sector to 1,627,500 cubic meters (17% of new buildings completed in 2010) and 1,300 in non-residential to 221,000 cubic meters (12% of volumes on the plane home). Average volume is growing intervention in the residential sector (75 cubic meters), while non-residential sector remains stable (170 cubic meters). 90% of questions referring exclusively to the residential sector and an increase of 20% of volumes (Article 2 of the Act). Overall, the volume of business that will be triggered by the interventions of the house plan is estimated at 720 million, of which EUR 650 million for questions about housing-value of 10.4% of Total investment in new residential construction for 2010.

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